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Test semiserio sullo stress da computer
(dal 23/01/05)

Quiz semiserio sui luoghi comuni
(dal 8/01/05)

Quiz semiserio sulla personalità
(dal 27/12/04)

Il dilemma di Sigmund Freud
(dal 19/12/04)

Indovinello di Cicerone

Indovinello di Bertrand Russel

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


Vignetta "Rischio Staminali"


Test semiserio sullo stress da computer
(raccomandato ai soci gia informatizzati)

Istruzioni: Rispondi alle domande con " sì o no " e segnati le risposte

1. Ti sei mai sentito come se fosse il tuo Pc a comandare e non tu?
2. Hai mai bruciato un computer (o più d’uno)?
3. Hai mai litigato con il tuo Pc come fosse un essere umano (odiosissimo)?
4. Spendi più soldi per il tuo Pc che per te?
5. Il tuo Pc occupa tanto di quello spazio da averti estromesso dalla tua stanza?
6. Il tuo Pc ha più fili e cavi di tutti gli elettrodomestici che possiedi?
7. Il tuo Pc è considerato un membro della famiglia e tu un semplice accessorio (periferica)?
8. Ti sei mai prostrato a terra e pregato a mani giunte il tuo Pc di funzionare a dovere?
9. Se senti il pigolio del tuo modem mentre si connette ad Internet ti viene l’orticaria?
10. Ti è mai successo che qualcuno/a ti parlasse del suo hard disk e tu pensassi che stesse facendoti una avance?
11. Hai mai divorziato perché tua moglie/marito si rifiutava di comunicare con te se non via e-mail?
12. Hai mai scelto un/una partner basandoti sulle sue (confortanti) incompetenze informatiche?
13. Hai mai preso psicofarmaci per colpa del tuo Pc?
14. Ti è mai scoppiato un tremendo mal di testa mentre cercavi inutilmente di ricordarti l’indirizzo e-mail di un tuo/a amico/amica?
15. Hai mai sentito parlare di un Pc che funzionasse perfettamente per più di 10 giorni consecutivi?
16. Hai mai posseduto un Pc, o conosciuto una persona che possedesse un Pc, senza qualche magagna?
17. Ti sei mai sorpreso a guardare il tuo Pc con un martello in mano?
18. Hai mai cambiato computer nella speranza che il nuovo fosse più semplice e appena acceso capito il tragico errore?
19. Nonostante la tua/e eventuale/i laurea/e, il tuo Pc (che in fondo è un elettrodomestico) è mai riuscito a farti sentire un perfetto/a idiota?
20. Provi un perverso piacere quando non scarichi la posta per più di due giorni?
21. Hai dovuto aprire un mutuo per pagare la bolletta telefonica dopo che hai inaugurato una connessione ad Internet?
22. Hai mai cliccato con il mouse con il sacro terrore che tutto saprebbe esploso?
23. Hai mai maturato la certezza che il tuo Pc ti stesse prendendo in giro?
24. Il tuo Pc si è mai rotto un giorno che avevi assolutamente bisogno di lui, per poi funzionare perfettamente l’indomani che non ti serviva a niente?
25. Hai mai pensato all’inventore del Pc come ad un Nemico dell’Umanità?
26. Il tuo Pc ti ha mai strappato una parolaccia?


Somma tutte le domande a cui hai risposto "SI" e verifica il tuo grado di esasperazione

8 o meno: In un modo o in un altro riesci a dominare il tuo Pc, o comunque riesci ad avere un buon rapporto con lui. I casi sono due: o non l’accendi mai, o sei un genio informatico (beato te!)

9-16: Ti stai affacciando nel mondo informatico e cominci a renderti conto del guaio in cui ti sei cacciato. Non sei però ancora definitivamente stressato… forza e coraggio, ogni speranza non è persa!

17-24: Benvenuto nel mondo dell’informatica. Ne hai compreso l’importanza e di conseguenza anche le difficoltà. Ora puoi comunicare con tutto il mondo, reperire informazioni su internet ma anche stressarti… Fastidiosi tic, paura dei virus, crisi di pianto, e momentanee perdite di lucidità sono normali. Una cosa positiva c’è: mezzo mondo è nelle tue stesse condizioni…

25-26: Sei pronto per la camicia di forza, o poco ci manca. Ululi alla luna e usi termini strani come URL, Cip, Bit. Puoi prenderti una rivincita: manda il conto del tuo psichiatra alla Microsoft!


 
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Quiz semiserio sui luoghi comuni

 

Un padre e il figlio chiacchierano tranquillamente in auto. Dopo un po’ l’auto va a sbattere contro un albero: il padre muore sul colpo, il figlio è grave e viene ricoverato in ospedale, dove lo portano in camera operatoria e chiamano il chirurgo. Il chirurgo entra, guarda ed esclama: ....”non posso operarlo... questo è mio figlio!!”


Com’è possibile? Rispondi senza pensarci troppo

Per la risposta clicca qui

 
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Quiz semiserio sulla personalità

 

Personaggi in ordine di apparizione:
la moglie
il marito
il barcaiolo
l’amante della moglie
l’assassino

In una bella giornata di sole una moglie trova una scusa qualunque per il marito e va a trovare l’amante che abita in un fitto bosco al di là di un fiume, pagando profumatamente il barcaiolo perché ce la porti.
Si trattiene lì mezza giornata e poi “deve” tornare a casa (non si sa perché deve necessariamente tornare a casa, ma il quiz è così). Nel frattempo però il contesto è molto cambiato: il tempo è diventato orribile, il bosco è fitto, intricato e buio e la visibilità è a zero ma soprattutto lei e l’amante hanno sentito per radio che c’è un assassino armato che gira da quelle parti. La donna è spaventatissima e chiede all’amante di accompagnarla e difenderla, ma l’amante risponde picche. Pentita e tremante telefona al marito, chiedendogli di andarla a prendere, e il marito le risponde una cosa tipo: “arrangiati, non mi coinvolgere...” Allora la donna si decide ad andare da sola e va dal barcaiolo, dove arriva miracolosamente illesa. Quello però le chiede una somma enorme per traghettarla e non si fa convincere dalle sue preghiere accorate; lei torna indietro per procurarsi la somma, chiedendola all’amante o altro. Mentre ritorna però incontra l’assassino che la uccide.

Domanda: chi è maggiormente colpevole della morte della donna?

Fai la tua personale graduatoria, e clicca su chi ritieni più resposabile (però rispondi subito senza pensarci troppo).

la moglie - il marito - il barcaiolo - l’amante - l'assassino


 
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Il dilemma di Sigmund Freud

Paul Watzlawick, Janet Helmick Beavin, Don D. Jackson nel volume “Pragmatica della Comunicazione Umana” (Astrolabio, Roma 1971) riportano il seguente episodio:


Nel 1938 le autorità naziste avevano promesso a Sigmund Freud un visto d’uscita dall’Austria a condizione che sottoscrivesse una dichiarazione in cui sosteneva che era stato “trattato dalle autorità tedesche, e in particolare dalla Gestapo, con tutto il rispetto dovuto alla sua fama di scienziato”. E’ chiaro che la Gestapo aveva tutto l’interesse che Freud sottoscrivesse il documento in modo da avallare (e l’avallo sarebbe arrivato da parte di un ebreo, non dimentichiamocelo) la sua pretesa “correttezza”.
E’ presumibile che Freud si trovò davanti al dilemma se sottoscrivere il documento (e quindi avallare la Gestapo e il suo preteso e quanto mai finto fair play), o rinunciare alla partenza (e quindi mettere in grave pericolo la sua vita).

Freud trovò un modo geniale per risolvere il dilemma, senza obbedire alla Gestapo e al tempo stesso ottenendo il visto d’uscita. Quale?

Per la soluzione si tenga presente che Freud applicò in maniera alquanto originale la regola che vuole che sia logicamente impossibile coniugare in forma imperativa alcuni verbi.

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Indovinello di Cicerone

Nell’Accademia (II, 95), Cicerone (106 – 43 a.C.) racconta il seguente caso, attribuito agli stoici:

“Si narra che un antico filosofo greco, di nome Protagora, avesse insegnato la legge a un povero giovane, di nome Euatlo, a condizione che questi lo ricompensasse non appena vinta la sua prima causa legale.
Euatlo, però, decise di abbandonare la professione legale. Protagora, stancatosi di aspettare la ricompensa pattuita, un giorno lo avvicinò e gli sollecitò il pagamento. Visto il rifiuto del giovane, lo citò in tribunale.
Dinanzi alla corte Protagora affermò che a questo punto aveva vinto, qualsiasi fosse stato il verdetto, infatti se Euatlo avesse vinto, sarebbe stata la sua prima causa vinta, e avrebbe dovuto pagare. E se avesse perso, avrebbe dovuto obbedire alla corte, e quindi pagare”.

Il ragionamento di Protagora è corretto? E se non è corretto cosa può rispondere Euatlo?

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Indovinello di Bertrand Russel

Nella introduzione al “Tractatus Logico Philosophicus” di Wittgenstein, Bertrand Russel racconta il seguente caso:

Il capitano di una compagnia ordina al soldato addetto a mansioni di barbiere di radere tutti i soldati della compagnia che non si radono da soli, ma nessun altro.

Domanda: chi rade il soldato barbiere?

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